La pianta del caffè è una sempreverde che fa parte della famiglia delle Rubiaceae, ed è di origine africana ma ormai coltivata in tutta la fascia intertropicale, le cui origini si perdono nelle pieghe del tempo.
Se hai anche il pollice verde, devi assolutamente scoprire come coltivare una pianta di caffè in casa. Niente paura, non è così difficile: è sufficiente seguire i consigli che abbiamo raccolto in questa mini guida.
Naturalmente, non intendiamo allestire una piantagione casalinga. Di rado una pianta di caffè allevata in appartamento fiorisce, ma sarà certamente un piacevole ornamento grazie al suo fogliame, perfetto per decorare qualsiasi ambiente.
La Coffea Arabica si coltiva come la maggior parte delle piante tropicali. L’ideale è posizionarla all’interno di un ambiente:
Coltivare il caffè come pianta da interno richiede di seguire alcune accortezze per evitarne il deperimento.
È fondamentale garantire innaffiature costanti e abbondanti: quotidiane d’estate, un po’ più diradate in inverno. È importante far attenzione che il terreno non si asciughi mai completamente, ma anche che l’acqua non ristagni.
In base all’età della Coffea Arabica, cambia anche la frequenza della concimazione, che dev’essere mensile in primavera ed estate (d’inverno anche meno frequente) per la pianta giovane, mentre dev’essere settimanale (sempre nelle stagioni più calde) per la pianta già cresciuta.
Non sono necessari massicci interventi di potatura, ma sfoltire periodicamente il fogliame contribuisce a ventilare correttamente la parte più interna.
Una volta all’anno, quando le radici traboccano dai fori di drenaggio del vaso, dobbiamo occuparci del rinvaso della pianta. Il nuovo vaso deve essere più grande di poco perché la Coffea Arabica sviluppa nuovo fogliame solo se le radici sono schiacciate.
Le infestazioni che questo tipo di pianta soffre di più sono quelle di cocciniglia farinosa e a scudo. Attaccano normalmente foglie e steli. Se non eliminati per tempo la pianta rischierà di morire per asfissia. In caso di appartamenti con troppa poca umidità, invece, potrebbe essere attaccata dal ragnetto rosso.
Per evitare queste infestazioni bisogna pulire con uno straccio e un nebulizzatore le foglie e gli steli, mantenendo l’umidità elevata e nebulizzando acqua sulla chioma di tanto in tanto. Molto utile una soluzione biologia con un antiparassitario all’ortica.
Infine, la pianta teme tantissimo il ristagno idrico e il freddo intenso, quindi, soprattutto in inverno è meglio portare la pianta in casa e non lasciarla mai sul balcone, specie di notte.