Come si coltiva l'Iris e i trucchi per una pianta in salute - GreenStyle

2022-07-22 17:35:35 By : Mr. Allen Wu

L’iris è una pianta elegante, ricca di colori brillanti e facilissima da coltivare. Questo genere racchiude in realtà centinaia di varietà diverse, tutte appartenenti alla famiglia delle Iridacee. La pianta di iris è una delle più apprezzate dagli amanti del giardinaggio, sia dai più esperti che da chi è ancora alle prime armi.

Il motivo è semplice, questa pianta può adattarsi bene a diversi tipi di ambiente. Basta solo scegliere la varietà più adatta.

Le piante di iris sono spesso note con il nome di giaggioli e possono essere coltivate in giardino o in vaso, anche sul balcone. Con le giuste accortezze, queste meraviglie della natura offriranno un mix di profumi e colori deliziosi.

Vediamo quello che c’è da sapere sulla coltivazione dell’iris, diamo un’occhiata alle varietà maggiormente apprezzate e scopriamo come prendercene cura in casa e in giardino.

Tenendo conto delle opportune differenze fra una varietà e l’altra, le piante di iris presentano alcune caratteristiche comuni.

L’iris presenta ad esempio un bulbo o un rizoma, il fusto sotterraneo e orizzontale, circondato da foglie sottili e lunghe di un colore verde più o meno brillante, a seconda delle diverse tipologie.

I fiori, invece, sono composti da tre petali interni eretti e da altrettanti petali esterni (sepali) con portamento ripiegato verso il basso, a cascata.

Durante il periodo delle fioriture, la pianta regala splendidi fiori di ogni singolo colore dell’arcobaleno, dal viola al blu, dal giallo fino al bianco e rosso-marrone.

Il nome Iris è molto suggestivo, così come lo è la storia che vi si cela dietro. Il nome della pianta deriva infatti da quello di Iride, figura mitologica greca considerata la messaggera degli Dei.

Secondo la tradizione, Iride possedeva ali d’oro che, illuminate dal sole, risplendevano dei colori dell’arcobaleno.

La parola Iris viene spesso associata proprio a un colorato arcobaleno, in virtù dei fiori variopinti e suggestivi che tingono la pianta.

Quando parliamo di “iris” ci riferiamo in realtà a un gruppo di oltre 250 piante perenni che fanno parte della grande famiglia delle Iridaceae.

All’interno di questo gruppo spiccano soprattutto varietà bulbose, come le Iris Hollandica, pianta che fiorisce in primavera mostrando i suoi fiori di colore giallo, bianco e blu.

Molto apprezzata è anche la Reticulata, che offre fiori di colore viola.

Tra le iris più alte troviamo invece la varietà Iris Germanica, pianta spontanea che fiorisce ad aprile-maggio, capace di raggiungere anche il metro di altezza.

La piccola Iris Pumila fa invece parte delle varietà nane, non supera i 20-30 centimetri di altezza.

Anche la cosiddetta “iris d’acqua”, Iris pseudacorus, è annoverata fra le varietà più comuni. La pianta fiorisce in primavera, cresce perlopiù sulle sponde dei laghi o degli stagni, nei luoghi in cui vi sono terreni umidi e paludosi, con acque poco profonde.

La coltivazione dei rizomi o dei bulbi di iris non è particolarmente difficoltosa.

Se intendi coltivare la pianta in giardino, ti basterà interrare il bulbo vicino alla superficie del suolo, senza scendere troppo in profondità, in modo da poter intravedere il rizoma.

Tieni a mente che uno dei motivi per cui spesso le iris non fioriscono risiede proprio nell’eccessiva profondità della buca in cui vengono interrate.

Per coltivare più di una pianta sarà meglio predisporre abbastanza spazio fra l’una e l’altra, almeno 30 centimetri.

Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, invece, potrai interrare la pianta sempre senza scendere troppo in profondità, posizionando poi il vaso in una zona abbastanza esposta al sole ma anche al riparo da vento e intemperie.

La coltivazione dovrebbe avvenire, preferibilmente, verso la fine dell’estate e l’inizio della stagione autunnale, in modo che il vegetale abbia tutto il tempo di stabilizzarsi in vista delle temperature invernali.

Nella scelta del terreno più adatto, bisognerà valutare le necessità della specifica varietà. Alcune piante richiedono infatti un terreno più umido rispetto ad altre. Tuttavia, per ogni varietà bisogna predisporre un terreno fertile e che sia ben drenante, in modo da evitare dannosi ristagni di acqua, che potrebbero favorire la comparsa di muffe e marciume radicale.

Dove posizionare la pianta di iris? La scelta della posizione più adatta dipende essenzialmente dalla varietà scelta. Alcune varietà di iris, infatti, si adattano molto bene anche alle più basse temperature. Altre, invece, mal tollerano un termometro che scende sotto i 12 gradi.

Per questa ragione, nella scelta della posizione più adatta bisognerà informarsi in merito alle esigenze della varietà specifica, chiedendo consiglio al fornitore di piante di fiducia.

In generale, le piante di iris crescono meglio se posizionate in luoghi riparati dalle correnti d’aria ma esposte a pieno sole per almeno 6-8 ore al giorno. Se non riceveranno abbastanza luce, le piante non fioriranno bene.

Anche per quanto riguarda le irrigazioni, molto dipende dalla varietà specifica della pianta. Come consiglio generale, vale quello di non eccedere con le quantità di acqua e di innaffiare regolarmente la pianta, evitando però i ristagni. Il terreno dovrà essere umido ma non troppo bagnato.

Se hai acquistato una varietà di iris esotica, la pianta resisterà meglio alle alte temperature e richiederà irrigazioni meno frequenti.

In generale, quelle di iris sono piante piuttosto resistenti che, come abbiamo potuto constatare, non richiedono grandi cure. Dal punto di vista della “salute della pianta”, bisogna però fare attenzione alle lumache e agli afidi, che potrebbero danneggiarla, causare l’ingiallimento delle foglie e intaccarne il corretto sviluppo.

Con il passare degli anni, le piante di iris potrebbero andare incontro a una sorta di sovraffollamento, ciò farebbe perdere forza e vitalità alle singole piante, che smetterebbero di fiorire.

Questo problema si verifica generalmente ogni 2/5 anni. Per evitarlo, sarà sufficiente dividere i rizomi dopo la fine della fioritura e piantarli in un terreno nuovo. Scegli accuratamente i nuovi rizomi, facendo attenzione che non contengano parti molli, danneggiate o infette.

Per quanto riguarda la potatura, il procedimento è molto semplice. Ti basterà infatti rimuovere solamente le parti secche o danneggiate, ad esempio il fogliame che si presenta macchiato o ingiallito o i fiori secchi, in modo da consentire una crescita fresca e rigogliosa.

Normalmente, la maggior parte delle piante di iris sboccia in modo continuo dalla fine della primavera fino all’inizio dell’autunno, ma alcune varietà possono sbocciare anche durante l’inverno.

Ma cosa fare dopo la fioritura degli iris? Una volta che la fase di fioritura sarà giunta al termine, basterà rimuovere i fiori secchi e le altre parti danneggiate della pianta.

Che significato ha il fiore Iris? La pianta cela un significato positivo, in quanto simboleggia le “buone notizie“, la speranza e la fiducia.

Oltre che come pianta ornamentale o decorazione floreale – in vaso, i fiori possono mantenersi splendidamente anche per una settimana – l’iris viene impiegato anche in virtù delle sue proprietà aromatiche e medicinali.

La pianta viene dunque utilizzata sia in ambito cosmetico, nella preparazione di prodotti per la cura della pelle, che nell’ambito della medicina popolare. Il rizoma, essiccato o ridotto in polvere, infatti, sembra in grado di esercitare effetti diuretici ed espettoranti.

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