Taranto - Realizzazione di un polo tecnologico e sanitario sede di laboratorio di ricerca ambientale e salute del Cnr. In questo modo, tra qualche anno, verrà trasformato Palazzo Frisini. Si tratta dell’immobile di proprietà della Provincia di Taranto, abbandonato da due decenni, e che quasi due anni fa subì anche un parziale crollo. L’edificio, che si trova tra le vie Mazzini e Leonida, in passato ospitò anche la sede del liceo scientifico «Ferraris».
Ma cosa prevede la scheda progettuale presentata dall’Amministrazione provinciale nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis Taranto)? Il progetto il cui importo supera i 15 milioni di euro, definisce il revamping strutturale e funzionale dell’immobile denominato “Palazzo Frisini” edificato nel 1922, per scopi umanitari (fu un orfanotrofio), in cui realizzare un campus dedicato all’innovazione tecnologica nei settori dell’ingegneria ambientale, energetica, robotica e meccatronica e nel settore sanitario legato alla prevenzione e sicurezza, biochimica, farmacologia, bioingegneria ed ingegneria medica, realizzando così un Polo Tecnologico di eccellenza .
«Il rilievo effettuato, pur mostrando la coerenza della distribuzione degli ambienti con l’ultimo utilizzo, ha messo in luce - si riporta dalla scheda tecnica - alcune manomissioni strutturali che hanno modificato l’originale struttura portante». Per questa ragione, per recuperare l’originale conformazione architettonica, il progetto prevede la rimozione di queste modifiche e, quindi l’adattamento alle nuove esigenze della distribuzione dei vari ambienti.
Inoltre, i tecnici della stessa Provincia segnalano che, nel novembre 2018, si verificò il crollo di parte del solaio del primo piano, «circostanza che ha portato al massimo degrado l’intera struttura portante, mentre intatte, nella loro sostanza, sono quelle costituite dalle murature portanti verticali e di fondazione».
In particolare, il progetto prevede la realizzazione di una struttura portante con alta classe energetica A++, con l’utilizzo di building automation, domotica, sicurezza sismica, possibilità di recupero e riutilizzo delle acque di scarico e meteoriche, antincendio, controllo remoto con monitoraggio della funzionalità dell’intero immobile.
L’immobile sarà diviso in: area tecnica a vocazione ingegneristica; a vocazione antinfortunistica e sanitaria; area del rettorato, amministrazione e gestione del Polo tecnologico e foresteria.
Ogni area avrà aule, laboratori e studi per I ricercatori e progettisti. La foresteria, posta al secondo piano, avrà la possibilità di ospitare sia un gruppo di docenti che uno di ricercatori, in totale autonomia dall’utilizzo della restante parte della struttura. Potrà, dunque, ospitare almeno otto ricercatori o docenti e disporrà di quattro stanze doppie con servizi indipendenti, sala riunione e mensa ed un ampio terrazzo.
In particolare, «una delle suite - si riporta testualmente - sarà specificatamente attrezzata per i portatori di handicap. Ogni sala sarà collegata all’intero complesso con wi fi, domotica e servizi informatici integrati che consentiranno l’utilizzo delle suite anche come studio».
Al piano terra ed in corrispondenza dell’entrata secondaria è posizionata un’area destinata al ristoro con servizio bar ed una sala comune in cui sarà possibile incontrarsi, intrattenersi, socializzare e, quindi, auspicabilmente sviluppare nuove idee. Il piano attico, infine, è destinato alla realizzazione dell’agorà, luogo d’incontro e scambio culturale.
Palazzo Frisini , taranto , laboratorio , Cnr
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